Artista: Bras
Album: 4 Anni Di Rap
Data Uscita: 09/07/12
Etichetta: Gotaste




Il nostro amore non è la vostra legge, odiamo chi protegge e con la scusa poi massacra il gregge,
Non ci fermi con un posto di blocco, fumando pakistano ma sognando il Marocco [ Ansia ]

Mi chiedo se sia un aspetto comune a tutti gli abitanti o nativi di un’isola, avere quella spinta in più. E mi chiedo se sia un aspetto comune a tutti gli artisti underground, avere quella marcia in più, identificabile nella spontaneità e nella ruvidità del prodotto finale, nella genuinità dell’intento e della pratica. Perché da buona isolana mi rendo conto che le coincidenze non sono più coincidenze: smettono di esserlo quando diventa ovvio che qualcosa di positivamente migliore vive in chi fa rap in una realtà come quella di Palermo, per molti versi diversa da quella del resto del paese, senza oltretutto esercitare sotto il regime pseudo dittatoriale di un’etichetta posh e vuota dentro come nel caso di Bras, membro della GoTaste Crew/Record Label/Music and Culture since 1998 (che ospita altri illustrissimi nomi quali Stokka e MadBuddy, Killa Soul, Johnny Marsiglia e Big Joe, che in particolar modo in questo mixtape compare come principale produttore). 
In “4 Anni di Rap”, salta subito all’orecchio l’autenticità dei discorsi, trattino essi della realtà di Palermo Centrale, la nuova Mecca del rap italiano “ricca di gente vera su cui fare perno” , del sacrosanto amore per il fumo, degli homies, o della deprimente società italiana del nostro presente. È la prima cosa che ho pensato terminato l’ascolto: il fatto che sia tutto così maledettamente vero.
Aggiungici poi la totale assenza di tracce tappabuchi (odiosissimi ammassi di minuti che ti costringono a saltare da un capo all’altro della playlist) e il flow dell’artista. Personalmente, delle vocette da post pubertà (per essere più precisi, quelle che sembrano aver infestato la scena italiana negli ultimi tempi) non ce ne facciamo niente: il pubblico sarà sempre felice di sentire l’esperienza di un vero professionista come Bras all’opera, senza filtri o photoshoppature sonore del tutto orripilanti. Una voce vera. Grazie.  

Come al solito, le tracce da dipendenza: accanto a “Ansia” e “Non dire il nome mai”, “Qui non c’è perdono” feat PA All Bastards, “Gangsta” e “Mai la stessa” feat. Bomber Citro.

Concludendo, sento di dover citare lo skit “Come saprei”, che figura come una delle più nobili testimonianze mai sentite della santa arte del cazzeggio da studio. Sono commossa.

Che Dio benedica la scena underground.

8/10

Tracklist:

01 PA Rules
02 Ansia (prod. by Big Joe)
03 Ganja Smoka
04 HCR (feat. Mario e Dj Breeda)(Fratelli Quintale)
05 Non dire il nome mai
06 Non mi avranno (feat. Azot)
07 Sempre uguale
08 Come saprei (L Mare Skit)
09 Queste bitc**s (prod. by Big Joe)
10 Ne vuoi un po’ (feat. Jareed)
11 Qui non c’è perdono (feat. PA All Bastards)
12 Gangsta (prod. by Big Joe)
13 Mai la stessa (feat. Bomber Citro)
14 BWFT (feat. Ago)
15 Che ti prende? (feat. Nex Cassel - prod. by Tony Madonia)



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