“In questo mondo di numeri devi essere il numero 1” [Numero 1]
Prendi il primo terzo diversamente meridionale di quei tre
terzi dei One Mic, la
Machete Prod. che ti fa il video di debutto con tanto di
comparsa simpatica da parte di un mago teschiato armato di sega elettrica, Kaos
per il gran finale e un’altra manciata di artisti che non possono di certo
definirsi “i primi arrivati”; per forza che alla fine del primo giorno di
pubblicazione sai già che sarà un successo (in realtà secondo me se lo
immaginava già da prima, ma shhhhh).
“Fresco fresco Pronto per
morire”, l’intro che riassume l’intero
album con una ovvia, retorica domanda introspettiva, intrisa del sangue e la passione
dell’autore; “Abracadabra”, quella reduce dal video firmato Mirko de Angelis sullo
scheletro di una scena nazionale che stenta a stare al passo. “Come il Sole”, una buona stella che è una maledizione,
una brutta ambizione alimentata da ogni mattina che inizia; “Era tutto un
sogno” ovvero il racconto di come tutto è iniziato. “Oro e Argento” proietta la
vera faccia della libertà del genere umano, un inno anti materiale, perché
siamo liberi quando spogli dai metalli preziosi; e quanto ci godiamo e
soffriamo con “Orgoglio e Vergogna” noi italiani o simil tali, ma pur sempre ancora con uno straccio di dignità e con
la voglia di difendere quello che ancora funziona in questo dannato paese.
“Numero Uno”, l’autocelebrazione più che meritata. “Paper Queen” (ma quanto ci
sta bene Biggie Bash?), “Nina Mala” e “Tangerine Dream”, un terzetto che parla
di wannabe ladies, signore utopiche e
un sesso debole che improvvisamente presenta le dimissioni.
E, finalmente/grazie Signore, una
collaborazione femminile che si possa chiamare tale in “Quello che Voglio” con
la voce vera di diaframma di Julia Lenti, non di certo l’ennesima artista
improvvisata. Mi aspettavo qualcosa di più da Salmo nella traccia “Tutti
contenti”, ma sarebbe come dire a uno che ha appena preso nove
all’interrogazione che con un po’ di studio in più avrebbe potuto raggiungere
la lode. Immancabile traccia con da fam One
Mic - “Buon Viaggio”, una “Torino State of Mind” omaggio alla Prima Capitale che si voglia o no; “La Scomparsa del Pescatore”
prodotta da Fritz da Cat con una ritmata presenza di De André, e per concludere
in bellezza “Gran Finale” feat. Kaos: preparati
i pop corn? Chi mette non mi piace deve morire (cit).
C’è poco da fare quando sei il
miglior freestyler italiano, uno che si diverte a Spit-tare a destra e a manca senza mostrare alcuna prova di
affaticamento; se sei bravo sei bravo e basta, e per me Ensi sarebbe uno dei
migliori in Italia anche se non avesse alle spalle Dj 2P, delle produzioni così
ben fatte e se fosse dotato solo di un terzo del talento che ha in corpo. Della
serie che avrebbe potuto registrare su un microfono da 20 euro e cacciare fuori
un album due volte più bello di ETUS.
Ed evitate di uscirvene fuori con
“Ensi non è più quello di una volta” (quanti commenti del genere dovrò ancora
leggere?), perché non è un caso che sulla cover dell’album ci siano raffigurati
degli orologi, come a voler dire che l’evoluzione ha luogo attraverso il tempo, ed è inevitabile.
Il passato è passato, e credo che l’artista in questione voglia solo gustarsi
il dolce sapore del presente. Diciamo oltretutto che non era affatto un sogno,
più una meta da raggiungere, e che tra mille opzioni tutti avremmo puntato su
Ensi (inutile raccontarsi balle).
Tracklist:
01 Fresco fresco Pronto per
morire
02 Abracadabra
03 Come il sole
04 Era tutto un sogno feat.
Mama Marjas
05 Oro e Argento feat. Samuel
06 Orgoglio e Vergogna
07 Numero Uno
08 Tutti Contenti feat. Salmo
09 Paper Queen feat. Gue e
Biggie Bash
10 Nina Mala
11 Tangerine Dream feat. Raiz
12 Quello che Voglio feat.
Julia Lenti
13 Buon Viaggio feat. One Mic
14 Torino State of Mind
15 La scomparsa del Pescatore
16 Gran Finale feat. Kaos
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